In Italia la cucina non è solo una passione, ma una vera e propria forma d’arte che custodisce ed esalta il grande patrimonio nazionale di sapori antichi e prodotti unici. La pizza napoletana, gli spaghetti al pomodoro, il risotto alla milanese, la cassata siciliana, solo per fare alcuni esempi conosciuti in tutto il mondo, sono ottimi testimoni della vocazione millenaria di un paese per la buona alimentazione e la gastronomia di qualità. La geografia del gusto ricalca la morfologia del territorio: pianure, montagne, coste, fiumi e laghi costituiscono, infatti, l’ossatura di un caleidoscopio di sapori mai uguali. In essi convivono ingredienti e metodi di cottura che evocano civiltà antiche, usi e ritualità di popoli che nei secoli si sono avvicendati lungo tutta la Penisola. Soffermarsi su alcune di queste ricette vuol dire compiere un viaggio lungo i contorni dell’Italia, assaporarle equivale a un’esplorazione della memoria alla ricerca di sapori perduti e cibi semplici, che le tendenze più recenti cercano di recuperare con creatività, per sottrarli all’oblio della globalizzazione alimentare.